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Roger Dingledine
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at 2009-04-03 00:06:07
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## translation metadata # Based-On-Revision: 18815 # Last-Translator: jan at seul dot org #include "head.wmi" TITLE="Tor: partecipa" CHARSET="UTF-8" <div class="main-column"> <!-- PUT CONTENT AFTER THIS TAG --> <h2>Alcune cose che puoi fare subito:</h2> <ol> <li>Puoi <a href="<page docs/tor-doc-relay>">realizzare un relay</a> per aiutare a far crescere la rete Tor.</li> <li>Parla coi tuoi amici! Fagli realizzare un relay. Fagli aprire degli hidden services. Falli parlare di Tor coi loro amici.</li> <li>Se condividi gli obiettivi di Tor, per favore <a href="<page donate>">fai una donazione e sostieni lo sviluppo futuro di Tor</a>. Cerchiamo anche più sponsor — se conosci aziende, ONG, enti od altre organizzazioni interessate ad anonimato / privacy / sicurezza delle comunicazioni, fagli conoscere il nostro progetto.</li> <li>Cerchiamo altri <a href="<page torusers>">buoni esempi sull'uso di Tor e sui suoi utenti</a>. Se usi Tor in una situazione o per scopi non ancora descritti su questa pagina e se sei disposto a condividere queste informazioni con noi, ci piacerebbe sentire la tua storia.</li> </ol> <a id="Usability"></a> <h2><a class="anchor" href="#Usability">Applicazioni di supporto</a></h2> <ol> <li>Servono dei migliori e nuovi metodi per intercettare le richieste DNS in modo che non siano svelate a un osservatore locale mentre cerchiamo di essere anonimi. (Ciò succede se l'applicazione esegue la risoluzione DNS prima di rivolgersi al proxy SOCKS.)</li> <li>Tsocks/dsocks: <ul> <li>C'è bisogno di <a href="https://wiki.torproject.org/noreply/TheOnionRouter/TSocksPatches">applicare tutte le nostre patch a tsocks</a> e mantenerne un nuovo fork. Lo possiamo ospitare sul nostro server se vuoi.</li> <li>Bisognerebbe applicate le patch al programma "dsocks" di Dug Song in modo che usi i comandi <i>mapaddress</i> di Tor dall'interfaccia di controllo, così da non sprecare un intero ciclo in Tor per fare la risoluzione prima di connettersi.</li> <li>Dobbiamo fare in modo che il nostro script <i>torify</i> distingua se siano installati tsocks o dsocks, e li chiami di conseguenza. Ciò significa probabilemnte unificarne le interfacce e potrebbe essere necessario condividere del codice tra di essi o scartarne uno direttamente.</li> </ul> </li> <li>Chi gestisce un relay spesso vuole avere un BandwidthRate durante parte della giornata, e un altro BandwidthRate nell'altra parte del giorno. Invece di programmarlo dentro Tor, sarebbe bello avere un piccolo script che parla tramite la <a href="<page gui/index>">Tor Controller Interface</a> e fa un setconf per modificare la banda disponibile. Ce n'è già uno per Unix e Mac (usa bash e cron), ma gli utenti Windows hanno ancora bisogno di una soluzione. </li> <li>A proposito di geolocalizzazione, qualcuno potrebbe disegnare un mappamondo indicante tutti i relay Tor. Un premio se si aggiorna man mano che la rete cresce e cambia. Purtroppo la maniera più semplice per farlo implica inviare tutti i dati a Google che disegni la mappa per te. Che conseguenze ha per la privacy? Ci sono altre buone soluzioni?</li> </ol> <a id="Documentation"></a> <h2><a class="anchor" href="#Documentation">Documentazione</a></h2> <ol> <li>Aiuta Matt Edman con la documentazione e con le guide del suo Tor controller, <a href="<page vidalia/index>">Vidalia</a>.</li> <li>Analizzare e documentare <a href="https://wiki.torproject.org/wiki/TheOnionRouter/TorifyHOWTO">la nostra lista di programmi</a> configurabili per essere usati con Tor.</li> <li>Abbiamo bisogno di una documentazione migliore per intercettare dinamicamente le connessioni e inviarle via Tor. tsocks (Linux), dsocks (BSD), e freecap (Windows) sembrano dei buoni candidati, come pure un miglior uso della nosta nuova funzione TransPort.</li> <li>C'è una lista immensa di <a href="https://wiki.torproject.org/noreply/TheOnionRouter/SupportPrograms">programmi potenzialmente utili che si interfacciano con Tor</a>. In quali situazioni sono utili? Aiutaci a testarli e a documentare i risultati.</li> <li>Aiuta a tradurre e migliorare le pagine web e la documentazione in altre lingue. Vedi le <a href="<page translation>">linee guida per la traduzione</a> se vuoi dare una mano. Servono in particolare traduzioni in Arabo e Farsi, per i tanti utenti Tor in aree dove vige la censura. Serve anche aiuto per correggere e migliorare questa traduzione italiana.</li> </ol> <a id="Coding"></a> <a id="Summer"></a> <a id="Projects"></a> <h2><a class="anchor" href="#Projects">Progetti di siluppo software</a></h2> <p> Ecco una lista di idee proposte per il <a href="<page gsoc>">Google Summer of Code 2009</a> Anche alcuna delle <a href="<svnsandbox>doc/spec/proposals/">proposte correnti</a> potrebbe aver bisogno di sviluppatori. Se pensi di potere dare una mano, <a href="<page contact>"> dillo!</a> </p> <p> (NdT: Le schede di alcuni progetti sono in inglese e verranno tradotte man mano.) </p> <ol> <!-- Mike is already working on this. <li>Tor Node Scanner improvements</b> <br /> Similar to the SoaT exit scanner (or perhaps even during exit scanning), statistics can be gathered about the reliability of nodes. Nodes that fail too high a percentage of their circuits should not be given Guard status. Perhaps they should have their reported bandwidth penalized by some ratio as well, or just get marked as Invalid. In addition, nodes that exhibit a very low average stream capacity but advertise a very high node bandwidth can also be marked as Invalid. Much of this statistics gathering is already done, it just needs to be transformed into something that can be reported to the Directory Authorities to blacklist/penalize nodes in such a way that clients will listen. <br /> In addition, these same statistics can be gathered about the traffic through a node. Events can be added to the <a href="https://svn.torproject.org/svn/torctl/trunk/doc/howto.txt">Tor Control Protocol</a> to report if a circuit extend attempt through the node succeeds or fails, and passive statistics can be gathered on both bandwidth and reliability of other nodes via a node-based monitor using these events. Such a scanner would also report information on oddly-behaving nodes to the Directory Authorities, but a communication channel for this currently does not exist and would need to be developed as well. </li> --> <li> <b>Help track the overall Tor Network status</b> <br /> It would be great to set up an automated system for tracking network health over time, graphing it, etc. Part of this project would involve inventing better metrics for assessing network health and growth. Is the average uptime of the network increasing? How many relays are qualifying for Guard status this month compared to last month? What's the turnover in terms of new relays showing up and relays shutting off? Periodically people collect brief snapshots, but where it gets really interesting is when we start tracking data points over time. <br /> Data could be collected from the "Tor Node Scanner" item above, from the server descriptors that each relay publishes, and from other sources. Results over time could be integrated into one of the <a href="https://torstatus.blutmagie.de/">Tor Status</a> web pages, or be kept separate. Speaking of the Tor Status pages, take a look at Roger's <a href="http://archives.seul.org/or/talk/Jan-2008/msg00300.html">Tor Status wish list</a>. </li> <!-- Is this still a useful project? If so, move it to another section. <li> <b>Una migliore gestione dei pacchetti Debian/Ubuntu per Tor e Vidalia</b> <br /> Vidalia al momento non funziona bene su Debian e Ubuntu con i pacchetti standard di Tor. Gli attuali pacchetti Tor fanno partire automaticamente Tor come demone sotto l'utente debian-tor e (giustamente) senza una <a href="<svnsandbox>doc/spec/control-spec.txt">ControlPort</a> definita del file torrc. Di conseguenza, Vidalia cerca di far partire il suo processo Tor, dato che non riesce a connettersi a un processo Tor esistente, col risulato che il processo Tor di Vidalia termina con un messaggio di errore che l'utente probabilmente non capisce, dato che non può collegarsi alle sue porte in ascolto — che sono già utilizzate dal demone Tor originale. <br /> La soluzione attuale prevede o di dire all'utente di fermare il demone Tor esistente e farne partire uno da Vidalia, oppure di spiegare all'utente come definire una port e una password nel file di configurazione torrc. Su Debian una soluzione migliore sarebbe usare il ControlSocket di Tor, che permetterebbe a Vidalia di parlare con Tor attraverso un Unix domain socket, e potrebbe essere abilitata di default nei pacchetti Debian di Tor. Vidalia potrebbe quindi autenticarsi a Tor con una autenticazione basata sul filesystem (cookie), usa Vidalia fa parte del gruppo debian-tor. <br /> Questo progetto richiede di aggiungere a Vidalia il supporto per ControlSocket di Tor. Lo studente svilupperà e testerà i pacchetti Vidalia per Debian e Ubuntu in conformità agli standard di pacchetto Debian, e verificherà che essi funzionino bene con i pacchetti Tor esistenti. Possiamo anche creare un repository apt per ospitare i nuovi pacchetti Vidalia. <br /> Il prossimo passo sarà trovare un metodo intuitivo e facile perché Vidalia possa modificare la configurazione di Tor (torrc) anche se si trova in <code>/etc/tor/torrc</code> ed è quindi non modificabile. Finora la cosa migliore che abbiamo pensato è fornire a Tor una nuova configurazione tramite il ControlSocket quando Vidalia si avvia, ma ha il difetto di far partire Tor ad ogni boot con una configurazione diversa da quella desiderata dall'utente. L'alternativa che ci è venuta in mente è che Vidalia scriva un file torrc temporaneo e chieda all'utente di spostarlo manualmente in <code>/etc/tor/torrc</code>, ha il difetto di fare interagire l'utente direttamente con i file. <br /> Le persone interessate a questo progetto dovrebbero conoscere bene il Debian package management ed avere qualche esperienza di sviluppo in C++. Apprezzata, ma non obbligatoria, dell'esperienza con Qt. </li> --> <li> <b>Improving Tor's ability to resist censorship</b> <br /> The Tor 0.2.0.x series makes <a href="<svnsandbox>doc/design-paper/blocking.html">significant improvements</a> in resisting national and organizational censorship. But Tor still needs better mechanisms for some parts of its anti-censorship design. For example, current Tors can only listen on a single address/port combination at a time. There's <a href="<svnsandbox>doc/spec/proposals/118-multiple-orports.txt">a proposal to address this limitation</a> and allow clients to connect to any given Tor on multiple addresses and ports, but it needs more work. Another anti-censorship project (far more difficult) is to try to make Tor more scanning-resistant. Right now, an adversary can identify <a href="<svnsandbox>doc/spec/proposals/125-bridges.txt">Tor bridges</a> just by trying to connect to them, following the Tor protocol, and seeing if they respond. To solve this, bridges could <a href="<svnsandbox>doc/design-paper/blocking.html#tth_sEc9.3">act like webservers</a> (HTTP or HTTPS) when contacted by port-scanning tools, and not act like bridges until the user provides a bridge-specific key. <br /> This project involves a lot of research and design. One of the big challenges will be identifying and crafting approaches that can still resist an adversary even after the adversary knows the design, and then trading off censorship resistance with usability and robustness. </li> <!-- This should be mostly done. <li> <b>Framework per l'aggiornamento automatico di Tor/Polipo/Vidalia Framework</b> <br /> Ci seve un buon framework per l'aggiornamento autenticato. Vidalia si accorge già se l'utente ha una versione obsoleta o deprecata di Tor, tramite dei signed statement nelle informazioni di directory Tor. Al momento Vidalia manda una semplice finestra di avviso che informa l'utente che dovrebbe aggiornare manualmente. Lo scopo del progetto è di estendere Vidalia aggiungendo la possibilità di scaricare e installare il software Tor aggiornato al posto dell'utente. Il download dovrebbe avenire via Tor quando possibile, con un buon meccanismo di fall back al download diretto. Tempo permettendo sarebbe bello potere aggiornare altre applicazioni contenute nei pacchetti di installazione, come Polipo e Vidalia stessa. <br /> Per portare a termine il progetto, lo studente dovrà anzitutto studiare il framework di auto-update esistente (ad es., Sparkle su OS X) per valutarne vantaggi, debolezze, fattori di sicurezza e possibilità di venire integrato in Vidalia. Se non se ne trovano di adatti, lo studente disegnerà uno proprio frameword di auto aggiornamento, documentando il disegno e discutendolo con altri sviluppatori per verificarne gli aspetti di sicurezza. Lo studente realizzerà poi il framework (o lo integrerà con uno esistente) e lo sottoporr6agrave; a test. <br /> Le persone interessate a questo progetto devono avere una buona esperienza di sviluppo in C++. Utili, ma non obbligatorie, esperienze di Qt. Occorre anche una buona comprensione delle comuni pratiche di sicurezza, come la package signature verification. Importanti per il progetto anche buone capacità di comunicazione scritta, poiché una fase cruciale sarà la produzione di un design document da valutare e discutere prima della realizzazione. </li> --> <!-- Matt already made good progress on this. <li> <b>Una Network Map per Vidalia migliore e più usabile</b> <br /> Vidalia ha una carta della rete che mostra all'utente la posizione geografica approssimata dei nodi nella rete Tor e che disegna il percorso del traffico dell'utente attraverso i tunnel stabiliti nella rete Tor. The mappa per ora non è molto interattiva ed ha una grafica spartana. Ci piacerebbe usare il widget KDE Marble che crea mappe di miglior qualità ed offre maggior einterattività, permettendo all'utente di fare clic su singoli nodi o circuiti per ottenere maggiori informazioni. Potremmo anche permettere all'utente di fare clic su un particolare nodo o su un paese contenente uno o più Tor exit relay e dire, ad esempio: "Voglio che le mie connessioni a pippo.com escano da qui." <br /> Questo progetto richiede anzitutto di familiarizzarsi con Vidalia e le API del widget Marble. Si integrerà poi il widget in Vidalia e personalizzerà Marble per adattarlo meglio ai nostri bisogni, ad esempio rendendo cliccabili i circuiti, memorizzando i dati di cache nella data directory di Vidalia, e personalizzando alcuni messaggi di dialogo del widget. <br /> Le persone impegnate in questo progettp devono avere una buona esperienza di sviluppo C++. Utile, ma non obbligatorio, avere avuto esperienza con Qt e Cmake. </li> --> <li> <b>Tor Controller Status Event Interface</b> <br /> Vi sono numerosi cambiamenti di stato in Tor, di cui l'utente dovrebbe venire informato. Ad esempio, se l'utente vuol trasformare Tor in un relay e Tor decide che le sue porte non sono raggiungibili dall'esterno della rete dell'utente, l'utente dovrebbe venire avvertito. Adesso tutto quello che l'utente riceve sono un paio di messaggi nella finestra'message log' di Vidalia, che probabilmente non viene mai letta dato che non viene mai ricevuta un avviso che qualcosa è andato storto. Anche se l'utente si leggesse il message log, la maggior parte dei messaggi sarebbe poco utile ad un utente inesperto. <br /> Tor può informare Vidalia di vari cambiamenti di stato e da poco abbiamo realizzato il supporto per alcuni di questi eventi. Rimangono ancora molti altri eventi di stato di cui si dovrebbe informare l'utente e serve una interfaccia utente migliore per mostrarli. <br /> Lo scopo di questo progetto è quindi il disegno e la realizzazione di una interfaccia utente per mostrare gli eventi di stato Tor all'utente. Ad esempio con una piccola etichetta sull'icona di stato di Vidalia, per avvertire l'utente di nuovi eventi di stato da controllare. Un doppio clic sull'icona dovrebbe far comparire una finsetra di dialogo con un sommario in termini comprensibili degli eventi recenti e magari con un suggerimento per risolvere gli eventi negativi su cui l'utente può intervenire. Questo è comunque solo un esempio e si è completamente liberi di suggerire un approccio differente. <br /> Le persone interessate a questo progetto dovrebbero avere una buona esperienza nel design e layout di interfacce utente e qualche esperienza di programmazione in C++. Esperienze con Qt e con il designer di Qt sono utilissime, ma non obbligatorie. Utile anche la capacitià di comunicazione scritta in inglese, dato che il progetto probabilmente implicherà di scrivere una documentazione minima di aiuto comprensibile per degli utenti non tecnici. Molto apprezzate le capacità di design, grafica, Photoshop dato che potremmo anche avere bisogno di nuove icone. </li> <!-- Jake already did most of this. <li> <b>Migliorare il nostro test di configurazione del browser</b> - <a href="https://check.torproject.org/">https://check.torproject.org/</a> <br /> Abbiamo in funzione una pagina web che rileva se Tor funziona. Ha un po' di difetti e richiede migliorie sulle lingue e sulle funzionalità di default, dato che per ora risponde solo in inglese. Inoltre è un'accozzaglia di script in perl che non dovrebbe essere mai nata. Probabilmente bisognerebbe riscriverla in python con supporto multilingue. Al momento usa la <a href="http://exitlist.torproject.org/">Tor DNS exit list</a> e dovrebbe continuare ad usarla. Per ora genera dei falsi positivi che andrebbero individuati, documentati e risolti ove possibile. Gli interessati al progetto dovrebbero essere interessati anche nel DNS, dovrebbero avere delle conoscenze di programmazione in perl o meglio python, e dovrà interagire minimamente con Tor per testare il codice. <br /> Se vuoi rendere piĆ¹ interessante il progetto con un maggiore lavoro di design e sviluppo, dai un'occhiata alla <a href="<svnsandbox>doc/spec/proposals/131-verify-tor-usage.txt">proposal 131-verify-tor-usage.txt</a>. </li> --> <!-- If we decide to switch to the exit list in TorStatus, this is obsolete. <li> <b>Improvements on our DNS Exit List service</b> - <a href="http://exitlist.torproject.org/">http://exitlist.torproject.org/</a> <br /> The <a href="http://p56soo2ibjkx23xo.onion/">exitlist software</a> is written by our fabulous anonymous contributer Tup. It's a DNS server written in Haskell that supports part of our <a href="<svnsandbox>doc/contrib/torel-design.txt">exitlist design document</a>. Currently, it is functional and it is used by check.torproject.org and other users. The issues that are outstanding are mostly aesthetic. This wonderful service could use a much better website using the common Tor theme. It would be best served with better documentation for common services that use an RBL. It could use more publicity. A person working on this project should be interested in DNS, basic RBL configuration for popular services, and writing documentation. The person would require minimal Tor interaction — testing their own documentation at the very least. Furthermore, it would be useful if they were interested in Haskell and wanted to implement more of the torel-design.txt suggestions. </li> --> <!-- Nobody wanted to keep this. <li> <b>Testing integration of Tor with web browsers for our end users</b> <br /> The Tor project currently lacks a solid test suite to ensure that a user has a properly and safely configured web browser. It should test for as many known issues as possible. It should attempt to decloak the user in any way possible. Two current webpages that track these kinds of issues are run by Greg Fleischer and HD Moore. Greg keeps a nice <a href="http://pseudo-flaw.net/tor/torbutton/">list of issues along with their proof of concept code, bug issues, etc</a>. HD Moore runs the <a href="http://www.decloak.net">metasploit decloak website</a>. A person interested in defending Tor could start by collecting as many workable and known methods for decloaking a Tor user. (<a href="https://torcheck.xenobite.eu/">This page</a> may be helpful as a start.) One should be familiar with the common pitfalls but possibly have new methods in mind for implementing decloaking issues. The website should ensure that it tells a user what their problem is. It should help them to fix the problem or direct them to the proper support channels. The student should be closely familiar with using Tor and how to prevent Tor information leakage. </li> --> <!-- Nick did quite some work here. Is this project still required then? <li> <b>Libevent and Tor integration improvements</b> <br /> Tor should make better use of the more recent features of Niels Provos's <a href="http://monkey.org/~provos/libevent/">Libevent</a> library. Tor already uses Libevent for its low-level asynchronous IO calls, and could also use Libevent's increasingly good implementations of network buffers and of HTTP. This wouldn't be simply a matter of replacing Tor's internal calls with calls to Libevent: instead, we'll need to refactor Tor to use Libevent calls that do not follow the same models as Tor's existing backends. Also, we'll need to add missing functionality to Libevent as needed — most difficult likely will be adding OpenSSL support on top of Libevent's buffer abstraction. Also tricky will be adding rate-limiting to Libevent. </li> --> <li> <b>Tuneup Tor!</b> <br /> Right now, Tor relays measure and report their own bandwidth, and Tor clients choose which relays to use in part based on that bandwidth. This approach is vulnerable to <a href="http://freehaven.net/anonbib/#bauer:wpes2007">attacks where relays lie about their bandwidth</a>; to address this, Tor currently caps the maximum bandwidth it's willing to believe any relay provides. This is a limited fix, and a waste of bandwidth capacity to boot. Instead, Tor should possibly measure bandwidth in a more distributed way, perhaps as described in the <a href="http://freehaven.net/anonbib/author.html#snader08">"A Tune-up for Tor"</a> paper by Snader and Borisov. One could use current testing code to double-check this paper's findings and verify the extent to which they dovetail with Tor as deployed in the wild, and determine good ways to incorporate them into their suggestions Tor network without adding too much communications overhead between relays and directory authorities. </li> <!-- <li> <b>Improving the Tor QA process: Continuous Integration for Windows builds</b> <br /> It would be useful to have automated build processes for Windows and probably other platforms. The purpose of having a continuous integration build environment is to ensure that Windows isn't left behind for any of the software projects used in the Tor project or its accompanying.<br /> Buildbot may be a good choice for this as it appears to support all of the platforms Tor does. See the <a href="http://en.wikipedia.org/wiki/BuildBot">wikipedia entry for buildbot</a>.<br /> There may be better options and the person undertaking this task should evaluate other options. Any person working on this automatic build process should have experience or be willing to learn how to build all of the respective Tor related code bases from scratch. Furthermore, the person should have some experience building software in Windows environments as this is the target audience we want to ensure we do not leave behind. It would require close work with the Tor source code but probably only in the form of building, not authoring.<br /> Additionally, we need to automate our performance testing for all platforms. We've got buildbot (except on Windows — as noted above) to automate our regular integration and compile testing already, but we need to get our network simulation tests (as built in torflow) updated for more recent versions of Tor, and designed to launch a test network either on a single machine, or across several, so we can test changes in performance on machines in different roles automatically. </li> --> <li> <b>Improve our unit testing process</b> <br /> Tor needs to be far more tested. This is a multi-part effort. To start with, our unit test coverage should rise substantially, especially in the areas outside the utility functions. This will require significant refactoring of some parts of Tor, in order to dissociate as much logic as possible from globals. <br /> Additionally, we need to automate our performance testing. We've got buildbot to automate our regular integration and compile testing already (though we need somebody to set it up on Windows), but we need to get our network simulation tests (as built in TorFlow: see the "Tor Node Scanner improvements" item) updated for more recent versions of Tor, and designed to launch a test network either on a single machine, or across several, so we can test changes in performance on machines in different roles automatically. </li> <li> <b>Help revive an independent Tor client implementation</b> <br /> Reanimate one of the approaches to implement a Tor client in Java, e.g. the <a href="http://onioncoffee.sourceforge.net/">OnionCoffee project</a>, and make it run on <a href="http://code.google.com/android/">Android</a>. The first step would be to port the existing code and execute it in an Android environment. Next, the code should be updated to support the newer Tor protocol versions like the <a href="<svnsandbox>doc/spec/dir-spec.txt">v3 directory protocol</a>. Further, support for requesting or even providing Tor hidden services would be neat, but not required. <br /> A prospective developer should be able to understand and write new Java code, including a Java cryptography API. Being able to read C code would be helpful, too. One should be willing to read the existing documentation, implement code based on it, and refine the documentation when things are underdocumented. This project is mostly about coding and to a small degree about design. </li> <li> <b>Bring moniTor to life</b> <br /> Implement a <a href="http://www.ss64.com/bash/top.html">top-like</a> management tool for Tor relays. The purpose of such a tool would be to monitor a local Tor relay via its control port and include useful system information of the underlying machine. When running this tool, it would dynamically update its content like top does for Linux processes. <a href="http://archives.seul.org/or/dev/Jan-2008/msg00005.html">This or-dev post</a> might be a good first read. <br /> A person interested in this should be familiar with or willing to learn about administering a Tor relay and configuring it via its control port. As an initial prototype is written in Python, some knowledge about writing Python code would be helpful, too. This project is one part about identifying requirements to such a tool and designing its interface, and one part lots of coding. </li> <!-- Removed, unless Mike still wants this to be in. <li> <b>Torbutton improvements</b> <br /> Torbutton has a number of improvements that can be made in the post-1.2 timeframe. Most of these are documented as feature requests in the <a href="https://bugs.torproject.org/flyspray/index.php?tasks=all&project=5">Torbutton flyspray section</a>. Good examples include: stripping off node.exit on http headers, more fine-grained control over formfill blocking, improved referrer spoofing based on the domain of the site (a-la <a href="https://addons.mozilla.org/en-US/firefox/addon/953">refcontrol extension</a>), tighter integration with Vidalia for reporting Tor status, a New Identity button with Tor integration and multiple identity management, and anything else you might think of. <br /> This work would be independent coding in Javascript and the fun world of <a href="http://www.mozilla.org/keymaster/gatekeeper/there.is.only.xul">XUL</a>, with not too much involvement in the Tor internals. </li> --> <li> <b>Porting Polipo to Windows</b> <br /> Help port <a href="http://www.pps.jussieu.fr/~jch/software/polipo/">Polipo</a> to Windows. Example topics to tackle include: 1) handle spaces in path names and understand the filesystem namespace — that is, where application data, personal data, and program data typically reside in various versions of Windows. 2) the ability to handle ipv6 communications. 3) the ability to asynchronously query name servers, find the system nameservers, and manage netbios and dns queries. 4) use native regex capabilities of Windows, rather than using 3rd party GNU regex libraries. 5) manage events and buffers natively (i.e. in Unix-like OSes, Polipo defaults to 25% of ram, in Windows it's whatever the config specifies). 6) some sort of GUI config and reporting tool, bonus if it has a systray icon with right clickable menu options. Double bonus if it's cross-platform compatible. </li> <!-- Is Blossom development still happening? <li> <b>Rework and extend Blossom</b> <br /> Rework and extend Blossom (a tool for monitoring and selecting appropriate Tor circuits based upon exit node requirements specified by the user) to gather data in a self-contained way, with parameters easily configurable by the user. Blossom is presently implemented as a single Python script that interfaces with Tor using the Controller interface and depends upon metadata about Tor nodes obtained via external processes, such as a webpage indicating status of the nodes plus publically available data from DNS, whois, etc. This project has two parts: (1) Determine which additional metadata may be useful and rework Blossom so that it cleanly obtains the metadata on its own rather than depend upon external scripts (this may, for example, involve additional threads or inter-process communication), and (2) develop a means by which the user can easily configure Blossom, starting with a configuration file and possibly working up to a web configuration engine. Knowledge of Tor and Python are important; knowledge of TCP, interprocess communication, and Perl will also be helpful. An interest in network neutrality is important as well, since the principles of evaluating and understanding internet inconsistency are at the core of the Blossom effort. </li> <li> <b>Improve Blossom: Allow users to qualitatively describe exit nodes they desire</b> <br /> Develop and implement a means of affording Blossom users the ability to qualitatively describe the exit node that they want. The Internet is an inconsistent place: some Tor exit nodes see the world differently than others. As presently implemented, Blossom (a tool for monitoring and selecting appropriate Tor circuits based upon exit node requirements specified by the user) lacks a sufficiently rich language to describe how the different vantage points are different. For example, some exit nodes may have an upstream network that filters certain kinds of traffic or certain websites. Other exit nodes may provide access to special content as a result of their location, perhaps as a result of discrimination on the part of the content providers themselves. This project has two parts: (1) develop a language for describing characteristics of networks in which exit nodes reside, and (2) incorporate this language into Blossom so that users can select Tor paths based upon the description. Knowledge of Tor and Python are important; knowledge of TCP, interprocess communication, and Perl will also be helpful. An interest in network neutrality is important as well, since the principles of evaluating and understanding internet inconsistency are at the core of the Blossom effort. </li> --> <li> <b>Contribuisci con delle nuove idee!</b> <br /> Nessuna di queste proposte ti piace? Dai un'occhiata alla <a href="<svnsandbox>doc/roadmaps/2008-12-19-roadmap-full.pdf">Tor development roadmap</a> per avere altri spunti. </li> </ol> <a id="OtherCoding"></a> <h2><a class="anchor" href="#OtherCoding">Altre idee di sviluppo e design</a></h2> <ol> <li>I relay Tor non funzionano bene su Windows XP. Su Windows, Tor usa la normale chiamata di sistema <tt>select()</tt>, che usa spazio nel pool non-page. Ciò significa che un server Tor di medie dimensioni esaurirà il non-page pool, <a href="https://wiki.torproject.org/noreply/TheOnionRouter/WindowsBufferProblems">causando confusione e crash del sistema</a>. Probabilmente dovremmo usare overlapped IO. Una soluzione sarebbe far usare a <a href="http://www.monkey.org/~provos/libevent/">libevent</a> l' overlapped IO invece di select() su Windows, per poi adattare Tor alla nuova interfaccia libevent. Christian King ha dato un <a href="https://svn.torproject.org/svn/libevent-urz/trunk/">buon inizio al lavoro</a> nell'estate 2007.</li> <li>Dobbiamo iniziare a realizzare il nostro <a href="<page documentation>#DesignDoc">blocking-resistance design</a>. Occorre ideare il design, modificare varie parti di Tor, adattare <a href="<page vidalia/index>">Vidalia</a> perché supporti le nuove funzionalità e progettarne lo sviluppo.</li> <li>Serve un framework flessibile di simulazione per studiare gli attacchi end-to-end di conferma del traffico. Molti ricercatori hanno creato dei sumulatori ad hoc a sostegno delle loro intuizioni sul funzionamento degli attacchi o di certe difese e contromisure. Possiamo costruire un simulatore ben documentato e aperto che possa fornire a ciascuno risposte adeguare? Questo potrebbe contribuire a molte nuove ricerche. Vedi la voce <a href="#Research">qui sotto</a> sui confirmation attack per maggior dettagli sulla ricerca in questo campo — chissà forse al termine potresti scrivere qualche paper sull'argomento.</li> <li>Tor 0.1.1.x e successivi includono il supporto per acceleratori crittografici hardware tramite OpenSSL. Nessuno tuttavia lo ha ancora testato. C'è qualcuno che vuole prendere una scheda e farci sapere come va?</li> <li>Effettuare una analisi di sicurezza di Tor con <a href="http://en.wikipedia.org/wiki/Fuzz_testing">"fuzz"</a>. Determinare se esistono delle buone librerie di fuzzing adatte al nostro scopo. Guadagnati la fama e il credito quando potremo fare una nuova release grazie a te!</li> <li>Tor usa TCP per il trasporto e TLS per la cifratura del collegamento. Funziona ed è semplice, ma significa che se un pacchetto viene scartato tutte le cellule di un collegamento subiscono un ritardo; inoltre significa che possiamo ragionrvolmente supportare solo flussi TCP. Abbiamo una <a href="https://wiki.torproject.org/noreply/TheOnionRouter/TorFAQ#TransportIPnotTCP">lista di motivi per evitare il trasporto UDP</a>, ma sarebbe bello accorciare questa lista. Abbiamo proposto anche delle <a href="<svnsandbox>doc/spec/proposals/100-tor-spec-udp.txt">specifiche per Tor e UDP</a> — facci sapere se presentano dei problemi.</li> <li>Non ci manca molto per avere supporto IPv6 per indirizzi destinazione (sugli exit node). Se per te IPv6 è molto importante, questo è il punto da cui cominciare.</li> <li>Ci serve un sistema per generare i diagrammi sul sito web (ad esempio, le immagini How Tor Works" nella <a href="<page overview>">pagina di panoramica</a> a partire daisorgenti, in modo da tradurli come testo UTF-8 invece di modificarli a mano con Gimp. Potremmo integrare ciò come file wml per i traduttori e generare così le immagine in più lingue quando risostruiamo il sito web.</li> <li>Come possiamo rendere il <a href="http://anonymityanywhere.com/incognito/">LiveCD Incognito</a> più facile da mantenere, migliorare e documentare?</li> </ol> <a id="Research"></a> <h2><a class="anchor" href="#Research">Ricerca</a></h2> <ol> <li>Attacco di tipo "website fingerprinting": fai un elenco di quanche centinaio di siti famosi, scaricane le pagine, crea una serie di "signature" per ciascun sito. Poi osserva il traffico di un client Tor. Mentre riceve dati, potresti indovinare se e quale di questi siti il client sta visitando. Per prima cosa, che possibilità di successo ha questo attacco sull'installato Tor attuale? Poi, cerca delle difese possibili: ad esempio, potremmo cambiare le dimensioni delle cellule Tor da 512 byte a 1024 byte, potremmo usare tecniche di padding come <a href="http://freehaven.net/anonbib/#timing-fc2004">il defensive dropping</a>, o potremmo aggiungere ritardi nel traffico. Che impatto avrebbe, che conseguenze avrebbe sull'usabilità (con un metro di riferimento adeguato) l'uso di difese efficaci in ciascuno di questi casi?</li> <li>Attacco di tipo "end-to-end traffic confirmation": osservando il traffico dal lato di Alice e di Bob, si possono <a href="http://freehaven.net/anonbib/#danezis:pet2004">confrontare le signature del traffico e dedurre che si sta osservando lo stesso flusso</a>. Finora Tor si rassegna ad accettare questa situazione, assumendo che in ogni caso questo attacco è triviale. Ma è davvero così? Quanto e quale traffico è necessario perché un aversario sia certo di aver vinto? Ci sono situazioni che rallentano l'attacco (es. trasmissioni modeste)? Il traffic padding o il traffic shaping funzionano meglio di altri sistemi?</li> <li>Un altro problema collegato è: Creare un relay/bridge offre qualche protezione in più contro questi timing attacks? Un avversario esterno che non può leggere dentro i link TLS può riuscire a riconoscere i singoli flussi in modo affidabile? La quantità di traffico trasportato limita in qualche modo questa eventualità? Cosa accadrebbe se il client-relay ritardasse apposta il traffico upstream creando una coda che potrebbe essere usata per simulare il timing dal client downstream così da fingere che sia traffico relayed anch'esso? Questa stessa coda potrebbe essere usata per mascherare i timing nel traffico upstream monte dai client con tecniche di <a href="http://www.freehaven.net/anonbib/#ShWa-Timing06">adaptive padding</a>, ma senza aver bisogno di traffico addizionale. Una simile miscela di traffico upstream monte dal client potrebbe forse offuscare il timing per un avversario esterno? Questa strategia deve essere modificata in caso di link asimmetrici? Ad esempio, su link asimmentrici si riesce a distinguere il traffico del client dai picchi naturali dovuti all'asimmetria della capacità del link? Od è più facile sui link asimmetrici, per qualche altro motivo?</li> <li>Ripetere l' <a href="http://www.cl.cam.ac.uk/~sjm217/projects/anon/#torta">attacco da Oakland 05</a> di Murdoch e Danezi sull'attuale rete Tor. Provare a capire perché funziona bene contro alcuni nodi e non su altri. /La mia teoria è che i nodi veloci con capacità aggiuntiva resistono meglio al'attacco) Se questo è vero allora bisogna provare con le opzioni RelayBandwidthRate e RelayBandwidthBurst per gestire un relay usato come client mentre si fa da relay al traffico dell'attaccante: riducendo RelayBandwidthRate, forse l'attacco diventa più difficile? Quale è il rapporto ideale tra RelayBandwidthRate e capacità reale? Ma è poi un rapporto? Già che ci siamo, un numero maggiore di potenziali relay aumenta forse il tasso di falsi positivi o altri fattori complessi per l'attacco? (La rete Tor oggi è di quasi due ordini di grandezza maggiore rispetto a quando fu scritto il paper.) Leggi anche <a href="http://freehaven.net/anonbib/#clog-the-queue">Don't Clog the Queue</a>.</li> <li>Attacco di tipo "routing zones": gli studi attuali considerano il percorso di rete tra Alice e il suo entry node (e tra l'exit node e Bob) come un singolo collegamento in un grafico. In realtà invece il percorso attraversa diversi autonomous system (AS), e <a href="http://freehaven.net/anonbib/#feamster:wpes2004">non è infrequente che lo stesso AS appaia sia nell'entry path che nell'exit path</a>. Purtroppo, per calcolare se una certa configurazione tra Alice, entry, exit e Bob sia pericolosa occorre scaricare una intera routing zone Internet ed effettuare su di essa molte operazioni. Ci sono dei rimedi pratici approssimativi, come ad esempio evitare gli indirizzi IP nella stessa rete /8?</li> <li>Nella ricerca su Tor vi sono altre questioni riguardo la diversità geografica: considera il costo tra scegliere un circuito client efficienteicient e sceglierne uno casuale. Leggi il <a href="http://swiki.cc.gatech.edu:8080/ugResearch/uploads/7/ImprovingTor.pdf">position paper</a> di Stephen Rollyson per come scartare alcuni circuiti particolarmente lenti senza ledere "troppo" l'anonimato. Su questa linea di ricerca serve più lavoro, ma pare assai promettente.</li> <li>Tor funziona male quando un relay dispone di banda asimmetrica (come via cavo o DSL). Siccome Tor usa connessioni TCP separate per ogni nodo, se i bye in arrivo giungono regolarmente e quelli in uscita vengono tutti persi, il meccanismo di push-back del TCP non ritrasmette questa informazione ai flussi in entrata. Tor potrebbe rilevare se sta perdendo molti pacchetti in uscita ed eseguire un rate-limit sui flussi in ingresso per autoregolarsi? Ho in mente un sistema di accumulo e scarico in cui si sceglie un rate-limit prudente e lo si incrementa lentamente finché non si perdono pacchetti, poi si decrementa etc. Ci serve qualcuno esperto di reti per simulare il meccanismo e aiutarci a disegnare una soluzione; oppure dovremmo capire quanto ne vengono degradate le prestazioni, e decidere se riconsiderare il trasporto UDP.</li> <li>Un argomento simile è il controllo delle congestioni. Il nostro sistema attuale sarà sufficiente quando avremo un uso molto intenso? Potremmo sperimentare finestre di ampiezza variabile, invece di finestre di ampiezza fissa? Questo sembrava funzionare bene in un <a href="http://www.psc.edu/networking/projects/hpn-ssh/theory.php">esperimento di throughput ssh</a>. Dovremmo misurare e provare, e forse applicare il metodo se i risultati fossero soddisfacenti.</li> <li>Uno degli obiettivi per resistere alla censura è impedire ad un attaccante che osservi il traffico Tor su una connessione di <a href="<svnsandbox>doc/design-paper/blocking.html#sec:network-fingerprint">distinguerlo dal normale traffico SSL</a>. Non possiamo ovviamente ottenere perfetta steganografia e al contempo essere ancora utilizzabili, ma come primo passo ci bloccare tutti quegli attacchi che funzionano solo osservando pochi pacchetti. Uno degli altri attacchi che non abbiamo esaminato ancora a fondo è che le celle Tor sono di 512 byte, e quindi il traffico sulla connessione potrebbe essere di multipli di 512 byte. Batching e overhead nei record TLS modificano questo dato sulla connessione? Ci sono altre strategie di buffer flushing in Tor che influiscono su questo dato? Possiamo aspettarci dei risultati usando un po' di padding, o si tratta di un attacco che dobbiamo accettare così com'è?</li> <li>I circuiti Tor si stabiliscono un nodo alla volta, per cui potremmo fare uscire alcuni flussi dal secondo nodo, altri dal terzo e così via. Sembra una buona idea, dato che riduce i flussi in uscita che ciascun relay può vedere. Se però vogliamo assicurare la sicurezza di ciascun flusso, il percorso più breve dovrebbe essere almeno di tre nodi, secondo i criteri correnti, e gli altri dovrebbero essere anche più lunghi. Dobbiamo valutare questo compromesso tra sicurezza e prestazioni.</li> <li>Non è difficile effettuare un DoS ai Tor relay o alle autorità di directory. I client puzzle sono la soluzione giusta? Quali altri approcci pratici esistono? Un premio se sono compatibili col protocollo Tor attuale.</li> <li>Programmi come <a href="<page torbutton/index>">Torbutton</a> cercano di nascondere la stringa UserAgent del tuo browser sostituendola con una risposta uniforme per ogni utente Tor. In questo modo un attaccante non può ridurre l'anonymity set in base a questo header. Torbutton cerca di usare una stringa comunemente usata anche da utenti non-Tor in modo da non dare nell'occhio. Prima domanda: quanto è dannoso aggiornare periodicamente la versione di Firefox che Torbutton dichiara? Se la aggiorniamo troppo spessp suddividiamo da soli l'anonymity set. se non l'aggiorniamo abbastanza spesso allora tutti gli utenti di Tor spiccano dato che dichiarano una versione obsoleta di Firefox. La risposta dipende probabilmente dalle versioni di Firefox osservabili dal vivo. Seconda domanda: ci viene regolarmente chiesto di ruotare N stringhe UserAgent invece di usarne una sola. È un approccio utile, dannoso o indifferente? Considera per esempio: uso di cookie e riconoscimento di utenti Torbutton dai loro UserAgent; siti web maliziosi che attaccano solo certi browser; e se le risposte alla domanda numero uno hanno in impatto sulla seconda domanda. </li> <li>Per ora i client Tor riutilizzano un circuito per dieci minuti da quando è stato stabilito. Lo scopo è di evitare il sovraccarico della rete con troppe operazioni di estensione di circuito, e di evitare al contempo che i client usino lo stesso circuito troppo a lungo, tanto da permettere a un exit node di realizzare un profilo pseudonimo utile su di essi. Purtroppo 10 minuti sono troppo, specie se vengono fatte sullo stesso circuto connessioni per protocolli multipli (come IM e web browsing). Se manteniamo fisso il numero totale di circuit extend che la rete deve compiere, esistono altri metodi più efficienti o sicuri perché i client allochino flussi ai circuiti, o perché i client costruiscano preventivamente dei circuiti? Forse un punto di partenza in questa ricerca è la raccolta di informazioni su che genere di connessioni vengono tipicamente lanciate dai client, in modo da disporre di un quadro realistico su cui lavorare. </li> <li>Quanti bridge relay occorre conoscere per mantenere una raggiungibilità ottimale? Bisognerebbe misurare il tasso di esaurimento dei nostri bridge. Se questo è alto, ci sono dei modi per mantenere meglio connessi gli utenti dei bridge? </li> </ol> <p> <a href="<page contact>">Facci sapere</a> se hai fatto progressi in qualcuno di questi campi! </p> </div><!-- #main --> #include <foot.wmi>