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## translation metadata # Based-On-Revision: 13768 # Last-Translator: jan at seul dot org #include "head.wmi" TITLE="Tor: partecipa" CHARSET="UTF-8" <div class="main-column"> <!-- PUT CONTENT AFTER THIS TAG --> <h2>Tre cose che puoi fare subito:</h2> <ol> <li>Puoi <a href="<page docs/tor-doc-relay>">realizzare un relay</a> per aiutare a far crescere la rete Tor.</li> <li>Parla coi tuoi amici! Fagli realizzare un relay. Fagli aprire degli hidden services. Falli parlare di Tor coi loro amici.</li> <li>Cerchiamo finanziamenti e sponsor. Se ne apprezzi gli obiettivi, per favore <a href="<page donate>">fai una donazione per sostenere lo sviluppo di Tor</a>. Se conosci qualche azienda, ente o associazione che ha bisogno di sicurezza nelle comunicazioni, fagli conoscere il progetto Tor.</li> </ol> <a id="Usability"></a> <h2><a class="anchor" href="#Usability">Applicazioni di supporto</a></h2> <ol> <li>Serve un buon sistema per intercetare le richieste DNS in modo che non siano svelate a un osservatore locale mentre cerchiamo di essere anonimi. (Ciò succede se l'applicazione esegue la risoluzione DNS prima di rivolgersi al proxy SOCKS.)</li> <li>Tsocks/dsocks: <ul> <li>C'è bisogno di <a href="https://wiki.torproject.org/noreply/TheOnionRouter/TSocksPatches">applicare tutte le nostre patch a tsocks</a> e mantenerne un nuovo fork. Lo possiamo ospitare sul nostro server se vuoi.</li> <li>Bisognerebbe applicate le patch al programma "dsocks" di Dug Song in modo che usi i comandi <i>mapaddress</i> di Tor dall'interfaccia di controllo, così da non sprecare un intero ciclo in Tor per fare la risoluzione prima di connettersi.</li> <li>Dobbiamo fare in modo che il nostro script <i>torify</i> distingua se siano installati tsocks o dsocks, e li chiami di conseguenza. Ciò significa probabilemnte unificarne le interfacce e potrebbe essere necessario condividere del codice tra di essi o scartarne uno direttamente.</li> </ul> </li> <li>Chi gestisce un relay spesso vuole avere un BandwidthRate durante parte della giornata, e un altro BandwidthRate nell'altra parte del giorno. Invece di programmarlo dentro Tor, sarebbe bello avere un piccolo script che parla tramite la <a href="<page gui/index>">Tor Controller Interface</a> e fa un setconf per modificare la banda disponibile. Ce n'è già uno per Unix e Mac (usa bash e cron), ma gli utenti Windows hanno ancora bisogno di una soluzione. </li> <li>Tor può <a href="https://wiki.torproject.org/noreply/TheOnionRouter/TorFAQ#ChooseEntryExit">uscire dalla rete Tor network da un particolare exit node</a>, ma dovremmo riuscire a specificare solo una certa nazione e fare scegliere l'exit node automaticamente. La cosa migliore sembra prendere la directory Blossom e usare un client Blossom locale che recuperi la directory in modo sicuro (via Tor e verificandone la firma), intercetti i <tt>.country.blossom</tt> hostname, e faccia la cosa giusta.</li> <li>A proposito di geolocalizzazione, qualcuno potrebbe disegnare un mappamondo indicante tutti i relay Tor. Un premio se si aggiorna man mano che la rete cresce e cambia. Purtroppo la maniera più semplice per farlo implica inviare tutti i dati a Google che disegni la mappa per te. Che conseguenze ha per la privacy? Ci sono altre buone soluzioni?</li> </ol> <a id="Documentation"></a> <h2><a class="anchor" href="#Documentation">Documentazione</a></h2> <ol> <li>Sappiamo che l'anonimato degli utenti Tor può essere attaccato da javascript, java, activex, flash, etc, se non vengono disabilitati. Ci sono dei plugin (come NoScript per Firefox) che possono aiutare gli utenti a gestire questo rischio? E di che rischio si tratta esattamente?</li> <li>Esiste una suite completa di plugin che sostituisca tutte le funzioni di Privoxy per Firefox 1.5+? Sappiamo che Tor è molto più veloce senza Privoxy.</li> <li>Aiuta Matt Edman con la documentazione e con le guide del suo Tor controller, <a href="http://vidalia-project.net/">Vidalia</a>.</li> <li>Analizzare e documentare <a href="https://wiki.torproject.org/wiki/TheOnionRouter/TorifyHOWTO">la nostra lista di programmi</a> configurabili per essere usati con Tor.</li> <li>Abbiamo bisogno di una documentazione migliore per intercettare dinamicamente le connessioni e inviarle via Tor. tsocks (Linux), dsocks (BSD), e freecap (Windows) sembrano dei buoni candidati, come pure un miglior uso della nosta nuova funzione TransPort.</li> <li>C'è una lista immensa di <a href="https://wiki.torproject.org/noreply/TheOnionRouter/SupportPrograms">programmi potenzialmente utili che si interfacciano con Tor</a>. In quali situazioni sono utili? Aiutaci a testarli e a documentare i risultati.</li> <li>Aiuta a tradurre e migliorare le pagine web e la documentazione in altre lingue. Vedi le <a href="<page translation>">linee guida per la traduzione</a> se vuoi dare una mano. Servono in particolare traduzioni in Arabo e Farsi, per i tanti utenti Tor in aree dove vige la censura. Serve anche aiuto per correggere e migliorare questa traduzione italiana.</li> </ol> <a id="Coding"></a> <h2><a class="anchor" href="#Coding">Programmazione e design</a></h2> <ol> <li>I relay Tor non funzionano bene su Windows XP. Su Windows, Tor usa la normale chiamata di sistema <tt>select()</tt>, che usa spazio nel pool non-page. Ciò significa che un server Tor di medie dimensioni esaurirà il non-page pool, <a href="https://wiki.torproject.org/noreply/TheOnionRouter/WindowsBufferProblems">causando confusione e crash del sistema</a>. Probabilmente dovremmo usare overlapped IO. Una soluzione sarebbe far usare a <a href="http://www.monkey.org/~provos/libevent/">libevent</a> l' overlapped IO invece di select() su Windows, per poi adattare Tor alla nuova interfaccia libevent.</li> <li>Poiché i relay Tor devono fare store-and-forward di ogni cella che gestiscono i relay Tor a banda larga consumano molta memoria solo come buffer. Serve migliore conoscenza di quando restringere o espandere i buffer. Forse lo si potrebbe modellare seguendo il design buffer nel kernel Linux, in cui vi sono molto buffer più piccoli linkati l'un l'altro, invece di un buffer monolitico.</li> <li>Serve un sito centrale per rispondere a domande come "Questo indirizzo IP è un exit relay Tor?". Il sito dovrebbe avere varie interfacce, compresa una interfaccia web e una interfaccia simile a DNSBL. Può fornire le risposte più aggiornate tenendo un mirror locale delle informazioni di directory Tor. Essere un exit relay però non è una condizione booleana: la domanda i realtà è "Questo indirizzo IP è un exit relay Tor in grado di collegarsi all'indirizzo:porta IP di destinazione?" L' interfaccia DNSBL riceverà probabilmente centinaia di richieste al minuto, per cui occorre qualche algoritmo efficiente. Bonus se effettua dei test attivi su ciascun exit node per scoprire da quale indirrizzo IP esce realmente. <a href="<svnsandbox>doc/contrib/torel-design.txt">Leggi qui per approfondire</a>.</li> <li>Talvolta i relay Tor vanno in crash o i computer su cui sono escono dalla rete, o capita qualche incidente. Alcuni gestori Tor si sono detti interessati a un servizio di notifica che verifichi periodicamente lo stato dei propri relay Tor ed invii una email in caso di problemi. C'è qualcuno che vuole scrivere qualche script cgi, delle pagine web e mettere in piedi un hack con wget oppure qualcosa di più complesso come <a href="http://nagios.org/">Nagios</a> per il monitoraggio? La versione iniziale potrebbe controllare solo la directory port, ovvero leggere la pagina in cache con il network-status alla ricerca degli indirizzi Ip e delle porte per poi richiedere la pagina "/tor/server/authority".</li> <li>Sarebbe bello avere un CD live contenente le versioni più recenti di Tor, Polipo o Privoxy, Firefox, Gaim+OTR, etc. Ci sono due problemi: il primo consiste nel documentare il sistema e le opzioni con chiarezza tale da permettere a chi si occupa di sicurezza di esprimere un giudizio sulla sua sicurezza complessiva; il secondo problema è trovare un modo per renderlo di facile manutenzione, così da non divenire obsoleto rapidamente come AnonymOS. Meglio ancora se l'immagine CD sta su un mini-D.</li> <li>A proposito di immagini CD live, ci vorrebbe una immagine USB per Tor e le applicazioni di supporto che sia intuitiva, sicura e ben documentata. Il grosso delle difficoltà è decidere quali sono le configurazioni sicure, documentare queste scelte e creare qualcosa di facile da mantenere in futuro.</li> <li>Il front-end grafico a Tot che preferiamo, <a href="http://vidalia-project.net/">Vidalia</a>, ha bisogno di vari lavori di sviluppo.</li> <li>Dobbiamo iniziare a realizzare il nostro <a href="<page documentation>#DesignDoc">blocking-resistance design</a>. Occorre ideare il design, modificare varie parti di Tor, adattare <a href="http://vidalia-project.net/">Vidalia</a> perché supporti le nuove funzionalità e progettarne lo sviluppo.</li> <li>Serve un framework flessibile di simulazione per studiare gli attacchi end-to-end di conferma del traffico. Molti ricercatori hanno creato dei sumulatori ad hoc a sostegno delle loro intuizioni sul funzionamento degli attacchi o di certe difese e contromisure. Possiamo costruire un simulatore ben documentato e aperto che possa fornire a ciascuno risposte adeguare? Questo potrebbe contribuire a molte nuove ricerche. Vedi la voce <a href="#Research">qui sotto</a> sui confirmation attack per maggior dettagli sulla ricerca in questo campo — chissà forse al termine potresti scrivere qualche paper sull'argomento.</li> <li>Abbiamo bisogno di uno studio quantitativo che confronti <a href="http://www.pps.jussieu.fr/~jch/software/polipo/">Polipo</a> con <a href="http://www.privoxy.org/">Privoxy</a>. Polipo è veramente più veloce anche contando il rallentamento dato da Tor? I risultati sono gli stessi su Linux e Windows? Inoltre Polipo gestisce bene un maggior numero di siti web di Privoxy, o viceversa? Ci sono problemi di stabilità sulle piattaforme più comuni, come, Windows?</li> <li>A questo proposito ti piacerebbe aiutare a portare <a href="http://www.pps.jussieu.fr/~jch/software/polipo/">Polipo</a> in modo che sia stabile ed efficiente su Windows?</li> <li>Ci serve un framework di testing distribuito. Abbiamo unit tests, ma sarebbe bello avere uno script che avvii una rete Tor, la usi per un po' e verifichi che almeno una parte di essa funzioni.</li> <li>Dai una mano a Mike Perry per la sua libreria <a href="https://torproject.org/svn/torflow/">TorFlow</a> (<a href="https://torproject.org/svn/torflow/TODO">TODO</a>): è una libreria in pythonche usa il <a href="https://torproject.org/svn/torctl/doc/howto.txt">Tor controller protocol</a> per fare costruire a Tor dei circuiti in vari modi, per poi misurarne le prestazioni e rilevarne le anomalie.</li> <!-- <li>Per ora i descrittori dei hidden service sono contenuti in solo in pochi directory server. È uno svantaggio per la privacy e per la robustezza. Per una maggiore robustezza dovremo rendere ancora meno privati i descrittori dei hidden service dato che dovremo duplicarli in molti mirror diversi. Idealmente vorremmo separare del tutto il sistema di storage/lookup dai directory server Tor. Il primo problema è che occorre disegnare un nuovo formato per i descrittori dei hidden service che a) sia ascii piuttosto che binario, per praticità; b) tenga criptata la lista degli introduction point a meno di non conoscere l'indirizzo <tt>.onion</tt>, in modo che la directory non possa conoscerli; e c) permetta alle directory di verificare il timestamp e la firma su un descrittore di un hidden service in modo che non possano rivelarne uno falso. In secondo luogo, va bene qualsiasi sistema affidabile di storage distribuito, fintanto che permetta aggiornamenti automatici, ma per ora pare che nessun codice DHT implementato supporta gli aggiornamenti automatici.</li> --> <li>Tor 0.1.1.x e successivi includono il supporto per acceleratori crittografici hardware tramite OpenSSL. Nessuno tuttavia lo ha ancora testato. C'è qualcuno che vuole prendere una scheda e farci sapere come va?</li> <li>Effettuare una analisi di sicurezza di Tor con <a href="http://en.wikipedia.org/wiki/Fuzz_testing">"fuzz"</a>. Determinare se esistono delle buone librerie di fuzzing adatte al nostro scopo. Guadagnati la fama e il credito quando potremo fare una nuova release grazie a te!</li> <li>Tor usa TCP per il trasporto e TLS per la cifratura del collegamento. Funziona ed è semplice, ma significa che se un pacchetto viene scartato tutte le cellule di un collegamento subiscono un ritardo; inoltre significa che possiamo ragionrvolmente supportare solo flussi TCP. Abbiamo una <a href="https://wiki.torproject.org/noreply/TheOnionRouter/TorFAQ#TransportIPnotTCP">lista di motivi per evitare il trasporto UDP</a>, ma sarebbe bello accorciare questa lista. Abbiamo proposto anche delle <a href="<svnsandbox>doc/spec/proposals/100-tor-spec-udp.txt">specifiche per Tor e UDP</a> — facci sapere se presentano dei problemi.</li> <li>Non ci manca molto per avere supporto IPv6 per indirizzi destinazione (sugli exit node). Se per te IPv6 è molto importante, questo è il punto da cui cominciare.</li> <li>Se nessuno dei punti qui sopra è di tuo gusto, dai un'occhiata alla <a href="<svnsandbox>doc/design-paper/roadmap-2007.pdf">Tor development roadmap</a> per ulteriori spunti.</li> <li>Se non vedi elencata qui la tua idea, forse è comunque importante e ne abbiamo bisogno! Contattaci e scoprilo.</li> </ol> <a id="Research"></a> <h2><a class="anchor" href="#Research">Ricerca</a></h2> <ol> <li>Attacco di tipo "website fingerprinting": fai un elenco di quanche centinaio di siti famosi, scaricane le pagine, crea una serie di "signature" per ciascun sito. Poi osserva il traffico di un client Tor. Mentre riceve dati, potresti indovinare se e quale di questi siti il client sta visitando. Per prima cosa, che possibilità di successo ha questo attacco sull'installato Tor attuale? Poi, cerca delle difese possibili: ad esempio, potremmo cambiare le dimensioni delle cellule Tor da 512 byte a 1024 byte, potremmo usare tecniche di padding come <a href="http://freehaven.net/anonbib/#timing-fc2004">il defensive dropping</a>, o potremmo aggiungere ritardi nel traffico. Che impatto avrebbe, che conseguenze avrebbe sull'usabilità (con un metro di riferimento adeguato) l'uso di difese efficaci in ciascuno di questi casi?</li> <li>Attacco di tipo "end-to-end traffic confirmation": osservando il traffico dal lato di Alice e di Bob, si possono <a href="http://freehaven.net/anonbib/#danezis:pet2004">confrontare le signature del traffico e dedurre che si sta osservando lo stesso flusso</a>. Finora Tor si rassegna ad accettare questa situazione, assumendo che in ogni caso questo attacco è triviale. Ma è davvero così? Quanto e quale traffico è necessario perché un aversario sia certo di aver vinto? Ci sono situazioni che rallentano l'attacco (es. trasmissioni modeste)? Il traffic padding o il traffic shaping funzionano meglio di altri sistemi?</li> <li>Attacco di tipo "routing zones": gli studi attuali considerano il percorso di rete tra Alice e il suo entry node (e tra l'exit node e Bob) come un singolo collegamento in un grafico. In realtà invece il percorso attraversa diversi autonomous system (AS), e <a href="http://freehaven.net/anonbib/#feamster:wpes2004">non è infrequente che lo stesso AS appaia sia nell'entry path che nell'exit path</a>. Purtroppo, per calcolare se una certa configurazione tra Alice, entry, exit e Bob sia pericolosa occorre scaricare una intera routing zone Internet ed effettuare su di essa molte operazioni. Ci sono dei rimedi pratici approssimativi, come ad esempio evitare gli indirizzi IP nella stessa rete /8?</li> <li>Nella ricerca su Tor vi sono altre questioni riguardo la diversità geografica: considera il costo tra scegliere un circuito client efficienteicient e sceglierne uno casuale. Leggi il <a href="http://swiki.cc.gatech.edu:8080/ugResearch/uploads/7/ImprovingTor.pdf">position paper</a> di Stephen Rollyson per come scartare alcuni circuiti particolarmente lenti senza ledere "troppo" l'anonimato. Su questa linea di ricerca serve più lavoro, ma pare assai promettente.</li> <li>Tor funziona male quando un relay dispone di banda asimmetrica (come via cavo o DSL). Siccome Tor usa connessioni TCP separate per ogni nodo, se i bye in arrivo giungono regolarmente e quelli in uscita vengono tutti persi, il meccanismo di push-back del TCP non ritrasmette questa informazione ai flussi in entrata. Tor potrebbe rilevare se sta perdendo molti pacchetti in uscita ed eseguire un rate-limit sui flussi in ingresso per autoregolarsi? Ho in mente un sistema di accumulo e scarico in cui si sceglie un rate-limit prudente e lo si incrementa lentamente finché non si perdono pacchetti, poi si decrementa etc. Ci serve qualcuno esperto di reti per simulare il meccanismo e aiutarci a disegnare una soluzione; oppure dovremmo capire quanto ne vengono degradate le prestazioni, e decidere se riconsiderare il trasporto UDP.</li> <li>Un argomento simile è il controllo delle congestioni. Il nostro sistema attuale sarà sufficiente quando avremo un uso molto intenso? Potremmo sperimentare finestre di ampiezza variabile, invece di finestre di ampiezza fissa? Questo sembrava funzionare bene in un <a href="http://www.psc.edu/networking/projects/hpn-ssh/theory.php">esperimento di throughput ssh</a>. Dovremmo misurare e provare, e forse applicare il metodo se i risultati fossero soddisfacenti.</li> <li>Per permettere ai dissidenti in tutto il mondo di usare Tor senza essere bloccati dai firewall del loro paese, serve un sistema per avere decine di migliaia di relay, non qualche centinaio. Potremmo immaginare la GUI di un client Tor con un pulsante "Tor for Freedom" che apre una porta e fa il relay di pochi KB/s di traffico verso la rete Tor. (Pochi KB/s non dovrebbero essere un problema, e ci sarebbero pochi abusi, dato che non sarebbero degli exit node.) Ma come si fa a distribuire automaticamente ai dissidenti la lista di questi client volontari ed ad impedire ai firewall nazionali di intercettarli ed enumerarli? Forse si dovrebbe lavorare a livello di fiducia personale. Vedi il nostro <a href="<page documentation>#DesignDoc">early blocking-resistance design document</a> e la nostra <a href="https://wiki.torproject.org/noreply/TheOnionRouter/TorFAQ#BlockingResistance">FAQ </a> sull'argomento e poi leggi la <a href="http://freehaven.net/anonbib/topic.html#Communications_20Censorship">sezione di anonbib sulla resistenza alla censura</a>.</li> <li>I circuiti Tor si stabiliscono un nodo alla volta, per cui potremmo fare uscire alcuni flussi dal secondo nodo, altri dal terzo e così via. Sembra una buona idea, dato che riduce i flussi in uscita che ciascun relay può vedere. Se però vogliamo assicurare la sicurezza di ciascun flusso, il percorso più breve dovrebbe essere almeno di tre nodi, secondo i criteri correnti, e gli altri dovrebbero essere anche più lunghi. Dobbiamo valutare questo compromesso tra sicurezza e prestazioni.</li> <li>Non è difficile effettuare un DoS ai Tor relay o alle autorità di directory. I client puzzle sono la soluzione giusta? Quali altri approcci pratici esistono? Un premio se sono compatibili col protocollo Tor attuale.</li> </ol> <a href="<page contact>">Facci sapere</a> se hai fatto progressi in qualcuno di questi campi! </div><!-- #main --> #include <foot.wmi>